#UrbanHeroes: “Il Sacco di Roma” — Intervista

Sono “Luca Corsi” reporter del tabloid milanese “Raw View”. Oggi sono qui in compagnia di “Stefano De Franco”, noto attore che ormai potremmo definire una star vera e propria, e della dottoressa “Caudia Sommariva”, docente e ricercatrice universitaria di psicologia presso l’università “La Sapienza” di Roma. Ad aiutarmi in questa intervista ci sarà anche il mio collaboratore “Paolo Sorrisi”, telepate di “Raw View” che tradurrà le risposte della star televisiva.

#UrbanHeroes

Prima di tutto vorrei dare il benvenuto ai miei illustri ospiti. Da una parte una stimata dottoressa, una vera autorità nel campo della psicologia, autrice di numerosi articoli sulla prestigiosa rivista “Applied Psycology Bulletin” e professoressa presso la nota università romana. Devo dire dottoressa che mi sento in soggezione di fronte ad un tale curriculum.

Mi fa arrossire. Per me è solo che un piacere essere qui oggi e avere nuovamente occasione di incontrare di persona quello che ormai considero quasi un amico.

Dall’altra parte una star del nostro tempo, che ha fatto discutere parecchio di sé per le sue immense doti (anche recitative). Anche qui il curriculum é strabiliante: attore, direttore cinematografico, autore del blog “le posizioni da prendere per essere vincitori”, creatore di una collana di profumi ed adesso anche autore di due biografie. É un vero piacere, sono un suo grande fan. Anche il mio collaboratore!

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Piacere mio quello di conoscerti, e … aspetta, ma è questa la mia voce? Cavolo… Scusate, il telepate che lavora con me sul set è un mio compagno di Roma o come diciamo noi “DU COZZE ROMANE”, quindi sono poco abituato a sentire la mia voce senza il tipico accento della nostra regione.

Per fortuna che in tutti i miei film i sottotitoli sono scritti in romanesco stretto, effettivamente a volte capitano ruoli di personaggi con capacità intellettive estremamente limitate, ma ci tengo a precisare che non è per questo che nei miei film i sottotitoli sono in dialetto. È stata una scelta di rappresentazione ben ponderata. In fondo siamo “ER MEGLIO DE DU COZZE BBURINE”, e nonostante questo lasci pensare ad alcuni che noi si sia solo enormi blatte senza cervello… Non è così.

Siamo un’enorme blatta e il suo fido compagno telepate estremamente orgogliosi della propria origine romana. Comunque va benissimo anche uscire dal dialetto in questa intervista, in fondo adesso il punto importante sul linguaggio è stato precisato.

Ma iniziamo l’intervista da lei dottoressa. In particolare del nuovo fenomeno che lei ha battezzato “La sindrome di Roma” e che ormai coinvolge una buona parte dei giovani. Lei lo descrive come “Un irrefrenabile necessità di partecipazione e di emulazione, anche fisica, di una figura autoritaria”. Lei ha iniziato a studiare questo particolare fenomeno quando si occupava della cura di pazienti all’istituto “Santa Maria della Pietà”. Successivamente ha deciso di dedicarsi esclusivamente al suo studio ed oggi é un dibattuto argomento nelle sue lezioni universitarie. Da cosa pensa derivi questo nuovo fenomeno di massa e come influenza i giovani?

Per rispondere esaustivamente alla sua domanda non basterebbe una conferenza intera, ma cercherò di essere il più chiara ed esaustiva possibile. Dobbiamo per prima cosa considerare che la “massa”, debitamente intesa con attributi sociali, ha trovato nelle particolari condizioni di Roma e nel mondo due elementi che la hanno portata a prendere questa direzione. 

Il primo elemento è ad ampissima diffusione, ed è presentabile come “KOINONIA-Z”, dal greco “società”. Questa “società” è coincide con la società “reale” a cui da anni siamo abituati e in cui da anni viviamo, ma in essa è interna. Possiamo dire che sia una sotto-società talmente sovrapposta a quella ordinaria da non essere nemmeno distinguibile dalla stessa in senso generale, ma le cui influenze e manifestazioni reali sono estremamente presenti nella società reale, e in maniera inversamente proporzionale allo status sociale come è comunemente inteso. Più lo status sociale si alza, più gli effetti della KOINONIA-Z diventano trascurabili rispetto ad altri avvenimenti e comportamenti sociali. Più lo status sociale si abbassa, più gli effetti della KOINONIA-Z diventano determinanti. 

Questo aveva causato senza che noi ce ne accorgessimo il mondo in cui abbiamo sempre vissuto.

Poi è arrivato il secondo elemento, che possiamo benissimo esemplificare con Stefano.

Il secondo elemento non è altro che sexoualikí̱ dýnami̱, una potenza di natura sessuale così TRAVOLGENTE da abbattere ogni tipo di barriera “sociale” (nel senso reale) e raggiungere gli instinti basilari di riproduzione comuni ad ogni essere umano. Ma questi istinti, così primari e così “bassi”, sono stati profondamente alterati dalla KOINONIA-Z, e questo ha scatenato delle vere e proprie “ondate” di puro e semplice desiderio. Questo desiderio si è manifestato in infinite modalità differenti, dal più semplice desiderio sessuale ad un più generale desiderio di appagazione, ricchezza, potere, influenza. Non è ancora del tutto chiaro come le particelle-z abbiano alterato o consentito questo processo, ma sicuramente il loro ruolo è stato tutt’altro che ininfluente. La figura di Stefano, infatti, ha aggiunto grosse componenti di potenza, possanza, superiorità, forza. Tutte cose che sicuramente sono state collegate a lui e hanno trovato un supporto estremamente valido nelle masse e folle di Roma durante i disordini successivi all’arresto di Praefectus. Da quel punto in avanti probabilmente le cose sarebbero lentamente tornate alla normalità, ma ormai Stefano e il suo produttore si erano lanciati. Non stavano cavalcando un’onda, ne avevano creata una nuova. E BugsTube.com con tutto il suo successo rappresenta perfettamente questo avvenimento.

Interessante dottoressa. Ammiro la sua capacità di divulgare a noi neofiti concetti così complessi con poche parole. Stefano, posso chiamarla per nome? Ormai mi sembra di conoscerla intimamente.

Ed è davvero così. Tutti i miei fan possono dire di conoscermi intimamente, è una delle cose che amo di più del mio lavoro.

Iniziamo giustamente dalle sue origini: il “Vico dei Lamenti” a Roma. Quello é stato il momento in cui il mondo si é accordo di lei, in cui ha iniziato la sua instancabile scalata al successo. Si aspettava che quei pochi attimi concitati sarebbero diventati una svolta nella sua vita? Ormai sono attimi che rimarranno su “Bugs Tube” in eterno.

Sinceramente no, non me lo aspettavo. Come altre volte ho già dichiarato, in quel momento mi sono solamente sentito estremamente coinvolto, estremamente carico, ed estremamente potente. Mi sembrava di poter fare e potermi fare qualunque cosa, e volevo assolutamente farlo. Poi, a mente lucida, ho compreso l’immenso dono che mi è stato fatto, e ho pensato subito di poterlo rifare. Ancora, e ancora, e ancora. È un lavoro duro in cui bisogna tenere duro, ma sono in grado di farlo. E anche se non mi aspettavo avrebbero stravolto la mia vita così tanto, appena mi sono accolto della mia occasione, la ho subito cavalcata fino alla meta. 

Aumentano sempre più i suoi fan, non solo in Italia ma anche all’estero. Ormai sono innumerevoli i filmati amatoriali di emulatori delle sue imprese, sono talmente popolari che persino la società “Z porn for ya” ha acquistato i diritti su alcuni di questi filmati e li ha caricati su “Bugs Tube”. Alcuni dei protagonisti presto diventeranno suoi colleghi! Si aspettava di avere un così grande impatto sui giovani quando ha iniziato la sua attività?

Questo in realtà me lo aspettavo. Vede, la  vita da dove vengo io non è mai stata facile. Queste mutazioni fino a nemmeno un anno fa erano considerate peggio che grottesche, e mi hanno fatto passare una vita da emarginato. Il primo cambiamento è stato nella rivolta, dove mi sono sentito di nuovo utile. Ma adesso è tutto cambiato.

E adesso, se ci pensa, la situazione si è capovolta. Perché per quanto i giovani ometti ci provino, non potranno mai fare le cose che faccio io o che faranno i miei futuri colleghi (che non vedo l’ora di conoscere in maniera approfondita). Adesso loro sono come ero io anni fa. Io guardavo gli ometti e vedevo quello che avevo perso, con desiderio. Non con invidia, non li ho mai odiati. Ma volevo essere come loro! Adesso sono loro che vogliono essere come me. Era inevitabile che diventassi un punto di riferimento per ogni ometto con tutte e tre le gambe di carne rosa. 

Il portale “Bugs Tube” ha ricoperto un essenziale ruolo nella sua vita. La sua carriera é letteralmente decollata ad una velocità incredibile ed oggi si ritrova fans in tutto il globo. Ha in mente nuove idee per stimolare ulteriormente il suo pubblico? 

Stiamo progettando una serie di giochi basati sulla mia figura e sui miei attributi più caratteristici. Sono abbastanza sicuro che avranno un grande successo nelle famiglie di ometti, soprattutto quando, dopo il lancio, mostreremo anche i video-guida che abbiamo girato per mostrare a tutti quale sia il modo più corretto di usarli, in base al contesto e ai partner coinvolti. Sono sicuro, poi, che il DOPPIO DEFRANCO senza fili avrà un COLOSSALE successo. 

La sua ineguagliabile attività ha anche avuto grandi impatti sociali. In particolare, collaborando con diversi professionisti del settore, provenienti da diverse realtà, lei stesso é diventato il simbolo della lotta alla discriminazione (in qualsiasi sua forma). Ha qualche consiglio da dare a riguardo ai suoi futuri colleghi? 

Io aborrisco e attacco qualsiasi forma di discriminazione, sia personalmente sia come rappresentante della nostra casa di produzione. L’amore non conosce né vincoli né barriere, e nessuno deve permettersi di instaurarli. 

E lei professoressa, secondo la sua opinione professionale che impatto ha avuto e potrà avere su una società così eterogenea come la nostra? Sinteticamente!

L’impatto sarà enorme, ma è realmente difficile stimare più precisamente cosa accadrà e come. 

Il mondo accademico non ha ancora compreso del tutto quanto le particelle z abbiano alterato tutte quelle che noi abitualmente chiamiamo “scienze”. O meglio, per quanto riguarda le scienze fisiche e meccaniche non c’è dubbio che si stiano facendo ottimi progressi, ma quelli della medicina sono già inferiori e non oso parlare di quanto le scienze sociali siano rimaste indietro rispetto a tutti questi nuovi avvenimenti. Ci rendiamo conto che la Pedagogia è rimasta praticamente inalterata e che esistono bambini perfettamente in grado di parlare che sono nati e stati concepiti solamente dopo l’esplosione del CERN a Ginevra? È una follia che gli studi sociologici siano rimasti così indietro. In America si è leggermente più avanti da questo punto di vista, ma il modello europeo è terribilmente diverso da quello americano, e i loro risultati qui sono completamente inapplicabili.

Quindi, tornando alla sua domanda, sono sicura che gli impatti saranno enormi, ma non ho ancora ultimato una previsione che io personalmente reputi attendibile. Il lavoro è immenso e troppe poche persone lavorano sui contesti sociologici relativi agli H.E.R.O.es qui in Europa.

Stefano, passiamo ad un atro lato di lei, uno più intimo: le sue biografie. Già l’anno scorso la sua prima biografia “Stefano De Franco: Deep Inside” ha scalato le classifiche dei libri più venduti, diventando quasi subito un best seller. Adesso un nuovo libro, in uscita il prossimo mese. Il titolo dice tutto: “The climb to success: from bottom to top”. Ci può anticipare qualche cosa? Un pochettino di spoiler non guasta mai!

Ha ragione, ma siamo vincolati da un contratto di riservatezza. Quello che posso dirle è che il maggiore costo del libro (il prezzo finale dovrebbe essere intorno ai 45$) è dovuto alla presenza di diversi inserti completamente a colori stampati in ottima qualità per illustrare realmente cosa significa risalire fino alla cima. Questo ha reso più difficile la lavorazione e la stampa, ma siamo soddisfatti del lavoro terminato.

Ma passiamo alle domande dei fan. Siamo stati letteralmente sommersi su Twitter da miliardi di domande che i numerosi fan ci hanno posto usando l’ashtag #DuriFinoInFondo . Ne ho selezionate solo due. La prima é da “Luigi Bugatti” da Firenze: “Stefano sei il mio idolo!!! Come divento anche io una star come te? Puoi mettere una buona parola in agenzia?

Ciao Luigi, non mi occupo delle risorse ometti quindi su questo non posso aiutarti, ma il casting per la ricerca di comparse o collaboratori sul set è aperto a tutti! La cosa migliore da fare è venire a Roma e provare. Non è detto che ti prendano, ma se non provi non lo saprai mai, quindi cosa ci perdi a provare fino in fondo? Ti aspetto sul set! 

La seconda domanda é di “Alessandro Belli” da Milano: “Ciao Stefano. Hai qualche consiglio professionale da darmi? P.S. Ho tutti i tuoi film a casa!

Ciao Alessandro, il consiglio che do sempre a tutti è “non smettere mai di osare”. Osa, osa, osa. E quando ritieni di aver raggiunto un limite… Spostati e cercane un altro. E soprattutto, non fermarti mai. A presto!

E per finire la nostra intervista, una piccola domanda di natura personale. Mi fa un autografo? Sa, mia moglie ci tiene tanto!

Assolutamente. E se vuoi ti lascio anche il doppio segno sulla valigetta. Con i migliori auguri e saluti alla tua signora, ovviamente.

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